Reverse wedding: una nuova moda?

Il giorno del matrimonio è uno dei momenti più belli nella vita, un evento che resta nella memoria e nel cuore di chi lo ha vissuto. Per questo è importante che tutto venga organizzato nel migliore dei modi: location adatta, buon cibo, abito giusto e qualche colpo di scena che movimenti la giornata rendendola memorabile per gli sposi e per gli ospiti.

In quest’ottica è nato in Inghilterra un nuovo modo di organizzare il giorno più bello, chiamato “reverse wedding”. Si tratta di un matrimonio alternativo: una cerimonia diversa dal solito che riesce a stupire e sorprendere. Non la solita giornata trascorsa a passeggio tra i tavoli e di fronte all’obiettivo del fotografo, ma qualcosa che sia in grado di meravigliare e impressionare piacevolmente tutti gli ospiti.

Ma come fare? È inutile ricordare che il web è diventato una fonte inesauribile di idee: tra blog, social network e siti dedicati al settore del wedding è possibile raccogliere un mondo di stravaganze ed eventi bizzarri che hanno fatto la storia del reverse wedding in tutta Europa.
I punti cardine dai quali partire sono i classici di ogni matrimonio: la cerimonia, il ballo degli sposi, il taglio della torta e il banchetto, ma ciò che viene ribaltato sono i momenti in cui si vivono, la location e qualche idea folle che dà voce alla personalità degli sposi.
In Italia, ad esempio, il reverse wedding sta diventando una vera mania e c’è già chi preferisce organizzare prima il banchetto e poi la cerimonia in chiesa, oppure chi taglia prima la torta, brindando con lo champagne e qualche stuzzichino per poi concludere con la classica cena. Ecco, il reverse wedding è come un puzzle i cui pezzi vengono mischiati tra loro dando sempre lo stesso risultato.

Non si tratta di cambiare semplicemente il luogo dove si svolge la cerimonia: queste sono scelte che riguardano i gusti personali degli sposi e le esigenze logistiche degli invitati ma non hanno nulla a che vedere con il matrimonio al contrario, che invece gioca sul timing della giornata.

Dove nasce il reverse wedding e perché tutti ne parlano

Molti pensano che il reverse wedding sia la solita americanata acquisita dagli europei, eppure questo stile di matrimonio lo abbiamo ereditato niente meno che dagli antichi greci. Proprio così, anche se può sembrare strano le famiglie greche degli sposi usavano festeggiare prima del rito, probabilmente per conoscersi e valutare il grado di intesa o per stipulare eventuali accordi sulla dote. In alcuni testi antichi si legge anche che i nubendi, prima del rito vero e proprio, si isolavano qualche giorno dalla folla per trovare un po’ di intimità.

Niente sensi di colpa, dunque, ma via libera alle idee più originali nel rispetto di una regola fondamentale in ogni matrimonio: l’organizzazione deve essere impeccabile. Se la cerimonia si celebrerà in chiesa, ad esempio, si potrebbero distribuire prima i confetti lanciando conetti di riso e poi lasciare entrare gli sposi per il rito. Lo sposo, ancora, potrebbe aspettare la futura sposa e il papà all’entrata della chiesa e perché no, arrivare all’altare con un seguito di damigelle e paggetti di ogni età. Una volta terminata la funzione religiosa, si andrebbe direttamente al taglio della torta per poi dirigersi tutti al ristorante.

Non importa come si ordinano le varie fasi della giornata dal punto di vista cronologico ma che tutto proceda nel massimo comfort degli ospiti, ai quali bisogna garantire serenità e tranquillità. Se si sceglie il brunch, dunque, è importante considerare il numero preciso di persone che parteciperanno, comprese quelle che verranno solo in chiesa a salutare gli sposi, preparando sedie, tavoli, cibo e bevande a sufficienza. Così com’è bene prevedere zone d’ombra in caso di caldo intenso, insieme a tutto ciò che renderà piacevole la permanenza.

L’idea più originale potrebbe prevedere prima il banchetto per pochi intimi a pranzo e poi la cerimonia religiosa, per completare la serata in discoteca con gli amici di sempre. In questi casi è necessario contemplare ogni particolare senza trascurare nulla; solitamente infatti, le cose nuove causano ansia soprattutto nelle persone che non sono abituate ai cambiamenti. Per questo un’organizzazione perfetta li aiuterà a stemperare paure e tensioni e a godersi totalmente la giornata senza colpi di scena “spiacevoli”.

Vi siete mai chiesti perché i matrimoni riescono sempre bene? Perché seguono uno schema fisso che può variare di qualche piccolo elemento: il pranzo piuttosto che la cena, una location all’aperto anziché un ristorante e un rito civile che sostituisce quello religioso. Particolari che non influiscono sul timing dell’evento vero e proprio, che segue sempre lo stesso percorso con la certezza della buona riuscita.

La tendenza del reverse wedding in Italia

Anche l’Italia ha accolto favorevolmente questa tendenza e l’esperienza degli ultimi anni ha insegnato a molti wedding planner che gli sposi italiani sono molto più coraggiosi di quello che pensavano.

Tradizione sì, ma con quel tocco di originalità che dà alla giornata la giusta dose di energia, per ricordare che il matrimonio è la festa degli sposi e che quel giorno deve essere memorabile e senza precedenti. Alcuni sposi italiani, ad esempio, scegliendo il reverse wedding hanno deciso di festeggiare prima con un banchetto sontuoso per poi andare in chiesa e concludere con il taglio della torta e un brindisi a base di bollicine. Per altri, invece, il giorno è cominciato con il taglio della torta e qualche snack appetitoso, per poi dirigersi in chiesa e celebrare il rito religioso, dando modo agli ospiti di partecipare alla cerimonia in chiesa già sazi e appagati.

Non si tratta solo di follia ma di un’occasione per rendere la giornata più frizzante, evitare che alcuni ospiti vadano via senza mangiare la torta e offrire la possibilità di riunirsi per qualche chiacchiera informale prima di sedersi a pranzo. Con la scusa della torta tagliata prima, infatti, si ha l’occasione di conoscersi, di presentare la famiglia dello sposo a quella della sposa, creando un clima di festa e complicità che generalmente manca nelle prime ore di un matrimonio.

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